Un sacco di risate, nuove meravigliose conoscenze e interessanti scoperte: la vacanza studio degli erboristi a Londra, appena conclusasi, si è dimostrata un’esperienza grandiosa.
Il primo pomeriggio di visite ha portato i 25 partecipanti (provenienti da varie parti d’Italia), al “Chelsea Physic Garden“, fondati nel 1673 dalla “Worshipful Society of Apothecaries of London” allo scopo di “assistere” i tirocinanti nello studio ed identificazione delle proprietà medicinali delle piante.
L’intera giornata del 18 giugno è stata impegnata per visitare l’immenso “Kew Garden” e il lavoro e i progetti portati avanti da personaggi come la Prof.sa Christine Leon (project manager of CMPACC), grazie alla cui disponibilità e gentilezza, abbiamo visitato, non solo le piante coltivate nel parco, ma anche “l’herbarium library” dove sono custodite e catalogate migliaia di specie botaniche “essiccate”, o il laboratorio di ricerca e analisi, in cui la vengono svolte ricerca e analisi delle piante medicinali e non.
Grazie allo staff della Middlesex UniversityMiddlesex University, i nostri erboristi e gli studenti hanno assistito e colto di persona differente concezione, approccio, studio ed applicazione delle piante officinali, tra Italia e Inghilterra, dove il “fitoterapeuta” incontra e ascolta il “paziente” nel proprio studio per “prescrive” le erbe più adatte a risolvere le diverse situazioni di squilibrio salutistico.
Abbiamo incontrato molte persone e personaggi del mondo accademico e non, assolutamente precisi e disponibili, interessati ad instaurare rapporti di scambio culturale, di collaborazione sindacale, di esperienze universitarie e lavorative con l’Italia.
La partecipazione e l’interesse dimostrato dagli erboristi e dagli studenti che hanno partecipato attivamente a questo viaggio, hanno sorpreso positivamente personaggi come Mr McIntyre (Chairman, EHPA), Christine Leon (project manager of CMPACC), Celia Bell (Head of Department of Natural Sciences at Middlesex University), e alcuni insegnanti della Middlesex University, con i quali è stato instaurato un rapporto di reciproco sostegno e collaborazione attraverso la realizzazione di progetti comuni, un collegamento diretto per lo scambio tra culture e approcci di diversa impostazione.
Peccato per coloro i quali non hanno avuto possibilità di partecipare, speriamo si possano realizzare in un futuro (non troppo lontano) altre esperienze altamente formative come questa…
Invito tutti i partecipanti a lasciare il proprio commento, le proprie impressioni e le proprie critiche.